Lezione tenuta all'Accademia di Belle Arti Pisa
Corso di Metodologie e Tecniche della Comunicazione del Prof. Christian Marinari
ABC
della Comunicazione
La comunicazione in ogni sua forma e tipologia è a tutti gli effetti un'interazione che costituisce un complesso che dà accesso ad uno spazio condiviso tra individui.
La dinamica comunicativa è modulata da interlocutori, che combinando concetti ed emozioni in base alle proprie esigenze e al proprio bagaglio culturale, si sintonizzano l'un l'altro in un processo autopoietico di scambio di informazioni.
Possiamo immaginare il processo comunicativo come un loop continuo con regole vincolanti ma non fisse che vertono al raggiungimento di un equilibrio compositivo.
Ecco qui in basso un esempio a dir poco esemplificativo di cui ho parlato sin d'ora.
L'importanza delle grandezze del corpo testo e dell'immagine enfatizza il messaggio già ben definito della headline: think small;
si invita quindi l'interlocutore con una frase ferma e incisiva, ma allo stesso tempo ironica, a pensare che il piccolo sia la cosa che fa per lui, che pensare Volkswagen sia giusto o addirittura l'alternativa.
ABC
della Comunicazione
La comunicazione in ogni sua forma e tipologia è a tutti gli effetti un'interazione che costituisce un complesso che dà accesso ad uno spazio condiviso tra individui.
La dinamica comunicativa è modulata da interlocutori, che combinando concetti ed emozioni in base alle proprie esigenze e al proprio bagaglio culturale, si sintonizzano l'un l'altro in un processo autopoietico di scambio di informazioni.
Possiamo immaginare il processo comunicativo come un loop continuo con regole vincolanti ma non fisse che vertono al raggiungimento di un equilibrio compositivo.
L'armonia quindi non è altro che un buon compromesso tra le variabili in gioco.
Quindi la struttura in un aspetto grafico fatta di visual e copy, avrà la sua armonia quando ci sarà giusta mescolanza e connessione tra immagine e testo posti in ordine gerarchico, atte ovviamente ad un processo narrativo fatto di concetto ed emozione.
Questa pubblicità di Volkswagen attinge dai principi di giusta mescolanza tra immagine e testo ponendo in rilevanza quelli che sono i limiti del prodotto sfruttandoli a proprio vantaggio grazie all'uso di un'affermazione attenuante, quindi di un understatment, creando un racconto ironico, un vero e proprio negative approach.
La composizione è rigorosa, pulita e ordinata e questo già aiuta in una prima lettura più superficiale dello schema compositivo.
La composizione è rigorosa, pulita e ordinata e questo già aiuta in una prima lettura più superficiale dello schema compositivo.
L'importanza delle grandezze del corpo testo e dell'immagine enfatizza il messaggio già ben definito della headline: think small;
si invita quindi l'interlocutore con una frase ferma e incisiva, ma allo stesso tempo ironica, a pensare che il piccolo sia la cosa che fa per lui, che pensare Volkswagen sia giusto o addirittura l'alternativa.
E' fondamentale quindi avere ben chiaro il tipo di affermazione da comunicare, che può essere un'affermazione esagerata,un'overstatement, piuttosto che un'understatement come nel caso di "think small", cioè di un'attenuazione.
I processi di sintesi cognitiva portano quindi ad avere infinite possibilità comunicative giocando tra intertestualità ossia attingendo dalla propria eredità culturale, dalle ambiguità dialettiche (ovvero il doppio senso, l'ironia ecc...) per stabilire anche una connessione con il linguaggio popolare, e le immancabili figure retoriche.
Ovviamente da un'affermazione noi possiamo trarne sia l'intensità con cui questa ci viene posta che l'intenzione che l'affermazione pone come possiamo notare in questa campagna pubblicitaria alquanto auto-esplicativa.
Questi sono gli strumenti basilari per la realizzazione di una buona dinamica comunicativa, legata con particolare attenzione al linguaggio pubblicitario.
Per cui vi abbandono.
I processi di sintesi cognitiva portano quindi ad avere infinite possibilità comunicative giocando tra intertestualità ossia attingendo dalla propria eredità culturale, dalle ambiguità dialettiche (ovvero il doppio senso, l'ironia ecc...) per stabilire anche una connessione con il linguaggio popolare, e le immancabili figure retoriche.
Ovviamente da un'affermazione noi possiamo trarne sia l'intensità con cui questa ci viene posta che l'intenzione che l'affermazione pone come possiamo notare in questa campagna pubblicitaria alquanto auto-esplicativa.
Questi sono gli strumenti basilari per la realizzazione di una buona dinamica comunicativa, legata con particolare attenzione al linguaggio pubblicitario.
Per cui vi abbandono.