domenica 21 febbraio 2016

Teoria E Metodo Dei Mass Media


Accademia Di Belle Arti Alma Artis Academy PIsa.
Lezione di Teoria e Metodo dei mass media, Prof. Elena Marcheschi.
 

Il Fantastico:
 
Fantastico non come fantasy ma come infrazione, come modalità di sguardo rispetto alle problematiche del reale, che non è realistico verosimigliante ma che si va un po’ a mettere sui binari del sogno, sulle modalità attraverso cui sogniamo.
 
Fantastico che ha a che fare con queste logiche, spostamento di elementi, infrazioni di spazio e tempo e che riguardano la possibilità che certe cose avvengano o non avvengano. Si tratta di opere che ci lasciano anche un po’ di interrogativi, come spettatori.

Abbiamo visto cinque lavori, prodotti da artisti differenti, durante la lezione e ognuno di noi ha cercato di spiegare ciò che questi video potevano suscitare dentro di noi.

Il primo lavoro visualizzato è stato "UTEN TITTLE" ( senza titolo ) prodotto nel 2005 da un'artista Norvegese di nome Anja Brejen.  
 
 "Coagulate" prodotto nel 2009 da Mihai Grecu. Lavoro più simbolico, più metaforico. Sono riprese dal video e con modifiche fatte sul video. Lui in questo caso ribalta la realtà con l’uomo e con il pesce.
    
 
Il lavoro di questo artista si concentra sulle fobie contemporanee, sulle paure, le ossessioni, su cosa potrebbe verificarsi di incontrollato e di incontrollabile.
 "Naufrage" prodotto nel 2008 da Clorinde Durand.
Anche qui il tema è drammatico e misterioso. E' presente l'iperrealismo. E' un lavoro ad alta definizione perché è stato girato a 1000 immagini al secondo.

 
"Hypocentre" prodotto nel 2013 da Menil Monde.
 

 "Portrait From Haiti".
La storia di un uomo che, rimasto vittima delle disastrose catastrofi naturali di Haiti, è rimasto sotto le macerie per 6 giorni ed è sopravvissuto.
Il suo nome è Jen Kristensen.

Teoria e Metodo Dei Mass Media


Accademia di belle arti Alma Artis Academy Pisa.
Lezione di Teoria e Metodo dei Mass Media, Prof. ELENA MARCHESCHI..
 
Cinema:
Il cinema esposto nasce negli anni 90, è legato al cinema sperimentale, ed è un fenomeno per cui vi è una sorta di interesse rinnovato da parte degli artisti nei confronti del cinema.
Tra i primi lavori che ottengono una grossa attenzione c'è 24hourspsyco.
Il lavoro di Douglas Gordon è un lavoro su questi mezzi, cinema e audiovisivi, come mezzi esemplari nella rappresentazione della cultura della seconda metà del 20esimo secolo.
 
Il film viene considerato come un oggetto; viene dissezionato.
È un lavoro che sta in bilico tra la pubblicità, la fotografia e il cinema.
Ci si concentra sulla natura delle immagini, sulla loro sostanza, sul loro valore fotografico e pittorico.
 
Altra opera di Douglas Gordon è “5 years drive bye”.  
Ha fatto si che la proiezione di un film duri 5 anni (ogni secondo dura 6 minuti). È esposto in una struttura alberghiera in Texas. Questa è una dimostrazione su quanto si può lavorare sulla temporalità.
Si inizia a considerare il film come un oggetto d’arte, si inizia a lavorare in modalità diverse.

 Candice Breitz:
 Questa artista nelle video installazioni riutilizza film, serie tv, videoclip, a volte aggiunge dei materiali che sono girati da lei stessa e recupera tutto un immaginario legato alle forme espressive, mediatiche più recenti con una intenzionalità molto critica.
Sostanzialmente lei si concentra solo sugli attori principali e tutti gli interventi sono basati solo sul sonoro. Va a creare una sorta di testi no-sense. Esalta tutta una serie di atteggiamenti degli attori che riprende. 
Un suo famoso lavoro è "Mother and Father".