domenica 21 febbraio 2016

teoria e metodo dei mass media

 
 Accademia di belle arti Pisa Alma Artis Academy.
Lezione di Teoria e metodo dei mass media,prof. Elena Marcheschi.
 
Durante gli anni 60’ e 70’ Il corpo diventa uno dei principali temi della ricerca artistica, gli artisti attraverso le perfomance attraverso l’uso delle telecamera portano avanti delle indagini sul proprio corpo , corpo inteso come volume , struttura fisica e come organo di riflessione sull’identità. E il video in questi secondi testi viene utilizzato secondo una modalità che va oltre la semplice documentazione.
Artisti come Bruce Nauman, Vito Acconci, Peter Campus, , Dan Grahamealizzano delle permofance che sono concepite nel concetto video e nelle videoinstallazioni.
 
Vito Acconci è un artista di origine italiana operativo in ambito newyorkese, inizia la sua carriera artistica negli anni 70 è fotografo, poeta, architetto e negli anni 70 e 60 utilizza la tecnologia video all’interno di alcune performance, in particolare il lavoro di acconci si concentrava sull’uso del monitor nella realizzazione del circuito chiuso.
 
Abbiamo visualizzato il video Center del 1971. Sono rimasto particolarmente colpito da questo video, lui punta il dito verso lo schermo, e quindi anche verso di noi spettatori, per ben 21 minuti fin quando il suo braccio cede.

 
Bruce Nauman è uno scultore , musicista e approda alla perfomance negli anni 60 e sono soprattutto perfomance che lui realizza all’interno del suo studio.
- Walking in an exaggerated man 1967-1968 Bruce Nauman.
 
Peter Campus: si è formato in ambito cinematografico nel 70 acquista la prima attrezzatura video e lavora anche lui su questo rapporto tra identità, realtà e presenza di un doppio.
-       Three Transition  1971.
 
Quindi il corpo diventa sia l’oggetto ma anche il mezzo per la realizzazione di un processo artistico e la telecamera diventa uno strumento per estendere la capacità umana di vedersi di ascoltarsi. Una sorta di estensione percettiva intima, come se la telecamera potesse andare a intercettare a scovare quelle ambiguità, quelle irregolarità degli individui. Una critica americana che si chiama Rosalind Krauss aveva elaborato per queste perfomance la definizione di NARCISISMO VIDEO rivelando come nel lavoro di Acconci e di altri che riversavano la telecamera su se stessi, la pulsione narcisistica fosse un po’ come il primo motore dell’opera.

Riguardo gli anni 60’ abbiamo analizzato anche artisti come Steina & Woody Vasulka.

Woody Vasulka ha una formazione come ingegnere, ha studiato all’accademia cinematografica di Praga e ha iniziato a realizzare film in 35 e 16 mm., Interessandosi  più all’aspetto tecnico in ambito cinematografico che all’aspetto narrativo.
Steina Vasulka ha una formazione musicale ed è violinista. Essa ha fatto ricerche musicali  in corrispondenza all’indagine elettronica.
Nel 1971 a New York fondano un centro che si chiamava THE KITHCEN. Era un centro di diffusione di video sperimentale, un centro di produzione, un luogo di aggregazione , luogo che ha dato sviluppo a un ambito critico.
E Fin dall’inizio, dall’avvento delle tecnologie elettroniche nel mercato, i Vasulka avviano una indagine sulla sperimentazione del mezzo.
In Noiefields ,del 1954, andando a variare segnale video e radio hanno creato questo effetto astratto molto strutturale e attraverso delle centraline di coloritura sono intervenuti in modo cromatico sulla generazione di queste forme.
 
Gli anni 60’sono gli anni in cui si cominciano a sviluppare le prime ricerche attraverso il computer ed è in quegli anni che viene coniato il termine di computer grafica.
Gli artisti in questo caso erano i tecnici, gli ingegneri delle grandi società informatiche che portavano avanti le proprie ricerche tecnologiche e che successivamente entrarono in contatto anche con altri artisti.
E alla base di queste ricerche grafiche c’era l’elaborazione dei software. Quindi negli anni 60 l’immagine che viene elaborata dai computer è una immagine fissa in bianco e nero ed è una immagine che ha a che fare con i segni astratti, queste immagini potevano essere  scatenate da un principio di random ; quindi gli artisti utilizzavano questa idea di random di casualità, per dare avvio alla costruzione di piani e di forme inaspettate.
Ma elemento particolarmente importante è che nel giro di pochi anni i tecnici iniziano a scrivere anche programmi per il movimento delle immagini e ciò è stato un grande passo in avanti per lo sviluppo dell’arte informatica.

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