domenica 21 febbraio 2016

Teoria e Metodo dei Mass Media

Accademia di belle arti Alma Artis Academy Pisa.
Lezione di Teoria e metodo dei mass media, Prof. Elena Marcheschi.
Michael Klier:
Nato in repubblica ceca è un autore cineasta, autodidatta, che ha lavorato a Berlino.
 
Der Riese [ 1982-1983 ].
questo lavoro è stato fatto con le telecamere di sorveglianza ( fatte appunto per osservare luoghi e uomini, per prevenire degli squilibri sociali ). 
è come se queste telecamere imponessero una sorta di visione continua dalle quali è impossibile fuggire, e Michael Klier definisce questa condizione del vedere come una condizione pornografica, cioè le telecamere di sorveglianza svelano tutto e in questo senso propongono una concezione.
 Queste immagini sono delle immagini estremamente neutre. Così come le vediamo queste immagini sono state rimontate.
La sfida, in questo lavoro, è quella di creare una storia possibile, con delle immagini che provengono dalla realtà e hanno un valore puramente documentaristico.
Possiamo fare anche un collegamento con i Vasulka con il loro desiderio di far prevalere la macchina, di una tecnologia che non fa vedere tutto attraverso la visione dell'artista. E in questo senso Michael Klier cerca di restituire uno sguardo a una macchina, a una videocamera di sorveglianza che per sua natura uno sguardo suo non ha.

Gli anni 80' sono gli anni in cui si sviluppano tante forme di linguaggio legate alla produzione sperimentale. Questa tendenza è più narrativa e quindi verso i linguaggi più facili da comprendere, è una tendenza di una relazione nuova che gli artisti avevano con le emittenti televisive.  Durante gli anni 80' si manifesta questo fenomeno di television-art. Gli artisti avevano bisogno di un nuovo pubblico, dei luoghi diversi dalla sola sperimentazione.

Negli anni 80' si sviluppa anche il video teatro, video-danza.
Philippe Decouflè è un coreografo e regista francese. Philippe è un esponente di un movimento degli anni 80' che si chiamava Nouvelle Dance Francois ( nuova danza francese ). Dall' 83' Decouflè inizia a produrre anche immagini e video. Ha una preparazione riguardante la danza ottima, perché era a conoscenza di molti ballerini professionisti che stavano rivoluzionando la danza. Il suo lavoro è molto variegato, ha anche studiato mimo e frequentato la scuola di circo; quindi ha una formazione sul corpo a 360°. Lui dirige la sua compagnia di Danza ed  è un personaggio che non si lega soltanto all'ambiente teatrale.
Nel suo lavoro si ritrovano quei principi di collage e montaggio che abbiamo trovato anche nelle avanguardie.
Questi principi fanno si che ci sia una sorta di rapporto tra il teatro e la danza classica. Lui non pone l'attenzione solo sui gesti, sul corpo ma pone l'attenzione anche allo sguardo, alla mimica facciale. 
Un suo lavoro è Codex: Il mondo che Decoulfè ci presenta è un mondo surreale.  C'è una molteplicità di suggestioni che vengono messe insieme, per costruire dei quadri anche astratti. Non si riesce bene a capire di che spazi sono. Ogni quadro è diverso da un altro per stile, musica, riferimenti letterali usati, anche per il trattamento delle immagini. É un universo, variegato, denso di rimandi, è un universo che recupera molto l'atmosfera del gioco dell'infanzia. Ci sono tanti elementi che riportano alla dimensione più infantile.
Marc Caro: 
É uno di quegli artisti che lavora anche in ambiti non sempre colti, ma anche commerciale. Infatti ha realizzato anche pubblicità. L'aspetto che lo ha sempre interessato è stato anche l'aspetto di rinnovare, interessare, a partire dalla matita. Ma arricchire il suo lavoro con i nuovi mezzi tecnologici è stata poi la sua direzione di ricerca.

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